Mnamon

Antiche scritture del Mediterraneo

Guida critica alle risorse elettroniche

Elamita lineare

- 2500/2400 - 1900/1800 a.C.

a cura di: Salvatore Gaspa DOI: 10.25429/sns.it/lettere/mnamon033
Ultimo aggiornamento: 6/2022


  • Presentazione
  • Approfondimenti


Iscrizione bilingue su pietra del re elamita Kutik-Inshushinak con un testo in Elamita lineare e cuneiforme accadico. Musée du Louvre, Parigi.


L’Elamita lineare appare attestato a Susa, Shahdad, Marv Dasht e Konar Sandal. In che modo questo sistema di scrittura si colleghi al Proto-elamita è ancora oggetto di dibattito. Esso compare secoli dopo la scomparsa del Proto-elamita. Secondo François Desset, lo studioso che ha decifrato questa scrittura, l’Elamita lineare sarebbe stato creato in maniera del tutto autonoma rispetto al cuneiforme, sistema di scrittura mesopotamico che ebbe grande diffusione nel Vicino Oriente, regione elamica inclusa. Delle iscrizioni in Elamita lineare note oggigiorno, all’incirca una quarantina, la maggior parte proviene da Susa. L’Elamita lineare appare essere stato in uso nell’Iran meridionale tra il 2500/2400 e il 1900/1800 a.C., preferibilmente per iscrizioni reali su pietra e vasellame d’argento. Nonostante l’alto numero di varianti grafiche, l’Elamita lineare appare formato da circa un centinaio di segni. Questa scrittura di tipo fonetico si leggeva da destra a sinistra e dall’alto in basso. Assieme a questa scrittura lineare era in uso anche una scrittura geometrica, come testimoniano alcune tavolette d’argilla della seconda metà del III millennio a.C. da Konar Sandal. Questa scrittura, non ancora decifrata, comprendeva 254/256 segni, di cui i più frequenti avevano la forma di quadrati, cerchi e triangoli. È interessante rilevare come alcune di queste tavolette da Konar Sandal siano bigrafiche, poiché fanno uso nello stesso testo sia dell’Elamita lineare che della scrittura geometrica.


Vai alle risorse on-line della scrittura.

Risorse on line