Mnamon

Antiche scritture del Mediterraneo

Guida critica alle risorse elettroniche

Celtico, celtiberico

- II - I sec. a.C.

a cura di: Coline Ruiz Darasse     DOI: 10.25429/sns.it/lettere/mnamon026
Ultimo aggiornamento: 4/2022


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Tessera hospitalis, detta Tessera Froehner (BDH Z.00.01)


Celtiberi è il nome dato alle popolazioni celtiche che hanno occupato l’ altopiano a nord della Meseta centrale nella penisola iberica nel corso della seconda età del Ferro.

Il “celtiberico” è la lingua parlata da queste popolazioni la cui presenza è certa a partire dal IV sec. a.C. ma la cui lingua non è attestata epigraficamente prima del II sec. a.C. Veniva parlata e scritta in maniera verosimilmente omogenea ma puntuale.

Uno dei tratti originali dell’epigrafia celtiberica consiste nell’impiego di una scrittura semi-sillabica per trascrivere una lingua indoeuropea alla quale essa non era inizialmente adatta . In effetti, i Celtiberi hanno mutuato la loro scrittura dai vicini Iberi, probabilmente gli Edetani, nel corso del  III secolo a.C.  
Questo prestito ha dato luogo alla nascita di due varianti grafiche: la scrittura celtiberica orientale e la scrittura celtiberica occidentale, che si distinguono l’una dall’altra per alcune differenze, in particolare nella notazione delle nasali /n/ e /m/.

• la variante orientale (principalmente attorno al sito di Botorrita) utilizza la n iberica per scrivere il suono /n/ e la m iberica per scrivere il suono /m/.

• la variante occidentale (attorno al sito di Luzaga) utilizza la m iberica per scrivere il suono /n/ e la m accentata iberica (ḿ) per scrivere il suono /m/.

 

Inoltre, all’interno di queste due varianti, la differenza tra le sorde e le sonore è notata con l’aggiunta di segni diacritici, secondo quello che è denominato il sistema duale.
L’uso di questo sistema duale da parte dei Celtiberi dà una indicazione sul momento in cui essi hanno potuto mutuare la scrittura dai loro vicini Iberi.
Si hanno anche a disposizione quattro gruppi di iscrizioni: le iscrizioni orientali (duali e non-duali) e le iscrizioni occidentali (duali e non-duali)
Infine, alcune iscrizioni in lingua celtiberica sono scritte con l’alfabeto latino. Con la scoperta e lo studio del bronzo di Novallas (2013, 2021), è stata scoperta una nuova lettera: si tratta di una s con un tratto supplementare inferiore che sembra corrispondere al sigma della scrittura iberica e che è trascritto con una ś.


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