Mnamon

Antiche scritture del Mediterraneo

Guida critica alle risorse elettroniche

Proto-cananeo

- ca. XVII-X sec. a.C.

a cura di: Paolo Merlo    DOI: 10.25429/sns.it/lettere/mnamon017
Ultimo aggiornamento: 3/2022


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Brocca da Lachish


La denominazione scrittura “proto-cananea” è una designazione convenzionale che riunisce sotto un’unica categoria un insieme non uniforme di iscrizioni provenienti da vari siti nel territorio della costa levantina databili nel II millennio a.C. e precedenti alla diffusione della scrittura fenicia. La classificazione come “proto-cananea” di tale scrittura intende indicare propriamente la anteriorità di tale grafia rispetto alle forme proprie della scrittura fenicia e delle altre scritture semitiche del I millennio a.C. (ad esempio ebraico o aramaico).
Le più antiche iscrizioni proto-cananee – il cosiddetto pugnale di Lachish e forse il coccio di Gezer – possono essere datati intorno al XVII-XV sec. a.C., ma la maggioranza delle iscrizioni protocananee attualmente note si datano alcuni secoli più tardi (XIII-XI sec. a.C.).
La scrittura proto-cananea è lineare e di tipo alfabetico consonantico (abjad), presenta cioè un singolo grafema per ogni fonema consonantico senza annotazione delle vocali. La direzione della scrittura non è sempre determinabile con certezza, anche per la brevità di alcune iscrizioni.
In linea generale, è possibile osservare uno sviluppo della forma dei segni partendo dalle iscrizioni più antiche, con segni maggiormente pittografici, verso le iscrizioni più recenti, con segni spiccatamente lineari.
A causa del limitato numero delle iscrizioni finora rinvenute (meno di 30) e della notevole sporadicità dei ritrovamenti, non è possibile ricostruire la lingua degli autori di queste iscrizioni.


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Caratteristiche

La forma dei segni delle iscrizioni proto-sinaitiche da una parte ha somiglianze con le forme documentate nelle iscrizioni proto-sinaitiche, dall’altra parte anticipa le forme della successiva scrittura fenicia. In ogni caso, la forma dei segni delle iscrizioni proto-sinaitiche è variabile e non giunge ai livelli di uniformità che si possono ritrovare nella successiva scrittura fenicia. Talvolta i segni possono essere scritti ribaltati, inoltre presentano spesso un diverso grado di rotazione; alcuni segni infine possono presentare variazioni più evidenti nello sviluppo della loro forma.

La direzione della scrittura non è fissa, essendo le iscrizioni proto-cananee redatte talvolta da destra a sinistra, talvolta da sinistra a destra, oppure anche verticalmente. 

Secondo l’opinione di J. Naveh (1987, 42) la transizione dalla scrittura proto-cananea a quella fenicia avvenne “nella metà dell’XI sec. a.C.” allorché i segni e la direzione della scrittura si stabilizzarono in modo pressoché completo. Sulla base di alcune recenti scoperte (cfr. tra l’altro l’alfabetario di Tel Zayit, l'ostracon di Khirbet Qeiyafa, il frammento di pithos dall'Ofel) probabilmente tale data deve essere abbassata fino all’inizio del X sec. a.C. poiché tali documenti mostrano segni ancora non del tutto standardizzati.


Tentativi di decifrazione

Il ridotto numero di iscrizioni a  noi note e la loro brevità impediscono di ottenere una decifrazione completa della scrittura proto-cananea. È del tutto probabile che queste iscrizioni siano redatte nella varietà locale di lingua semitica nord-occidentale parlata dai rispettivi autori durante il II millennio a.C., ma non è possibile aggiungere molto di più in proposito. Ogni tentativo di lettura delle iscrizioni è stato compiuto applicando tale supposizione.

Da un punto di vista epigrafico, molto importanti sono le due iscrizioni che ci hanno documentato la lista quasi completa di ogni segno. Si tratta dell’ostracon di Izbet Ṣarṭah – un esercizio scritto di cinque linee contenente molte imprecisioni e forse utilizzato per scrivere una lingua non semitica – e dell’abecedario proveniente da Tel Zayit – un’iscrizione di due linee graffite su pietra databile al X sec. a.C. con caratteri molto vicini alla successiva scrittura ebraica.