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Antiche scritture del Mediterraneo

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  1. 2013-10-29

    Gli Annali di Shuppiluliuma e le lettere di Amarna come fonti per la fine della XVIII dinastia: una prospettiva egittologica

    Daniele Salvoldi

    Il periodo che intercorre fra la morte di Akhenaten (1351-1334 a.C.) e l'accessione al trono di Horemheb (1306-1292 a.C.) è uno dei più oscuri della storia egiziana, caratterizzato da una successione di coreggenze e regni effimeri, un sovrano donna, un principe ittita assassinato, l'apparente collasso dell'impero egiziano nel Levante e una pestilenza. Le fonti egiziane disturbate dalla damnatio memoriae che ha colpito i re dell'epoca amarniana sono integrate con successo da alcuni documenti non egiziani di eccezionale valore storico: Le gesta di Shuppiluliuma, redatte in hittita dal re Murshili II in memoria del padre, e le lettere di Amarna, la corrispondenza diplomatica in accadico della corte faraonica con i grandi re del Vicino oriente e i piccoli principati della Fascia levantina.

  2. 2013-06-24

    Lemnio: lo stato della questione e le ultime novità - Qualche appunto su lingua e scrittura dei Falisci

    Daniele Maras

    Lemnio: lo stato della questione e le ultime novità La lingua di Lemnos è nota per essere l'unica parentela dell'etrusco al di fuori della penisola italiana: negli ultimi decenni molti passi avanti sono stati fatti nella comprensione di entrambe le lingue e del loro rapporto reciproco, con alcune interessanti teorie che vale la pena di esporre. Recentissima, poi, è l'acquisizione di un nuovo importante documento epigrafico da Efestia, che si pone accanto alla celebre stele di Kaminia e ad un discreto numero di graffiti vascolari: la novità è tale da richiedere un approfondimento. Qualche appunto su lingua e scrittura dei Falisci Il falisco è la lingua dell'antichità più vicina al latino, se non si tratta addirittura di un dialetto latino: la questione è ancora oggi al centro della discussione scientifica, che ha evidenziato elementi a favore dell'una e dell'altra tesi. La scrittura è una delle più antiche tra quelle derivate dall'Etrusco, ma ha mostrato segni di vitalità e indipendenza sin dalle prime attestazioni, come mostra una rapida rassegna dei documenti epigrafici conosciuti.

  3. 2013-01-28

    Les pratiques graphiques des Ibères

    Coline Ruiz Darasse

    La péninsule Ibérique présente, entre le VIe et le Ier s. av. J.-C., une richesse épigraphique incomparable. Pas moins de cinq systèmes graphiques différents ont pu être identifiés afin de noter des langues pour la plupart encore difficilement compréhensibles. L'objet de cette communication sera de présenter la variété des pratiques graphiques et de préciser le rôle de l'écriture pour ces populations ibériques. Elle sera l'occasion également de donner un aperçu des problématiques actuelles de la recherche sur l'épigraphie paléohispanique.

  4. 2013-01-28

    L'umbro

    Alessia Ventriglia

    Al centro della penisola italica, da un'area coincidente per lo più con l'attuale Umbria e con alcune province del Lazio (Rieti, Viterbo e Roma), ci sono pervenuti dei documenti epigrafici datati tra la prima metà del IV ed il I sec. a. C. e redatti nell'antica lingua umbra, la cui peculiarità, al pari dell'osco (lingua dell'Italia antica meridionale che, in genere, si suole accomunare ed unire all'umbro, includendo entrambe nella medesima famiglia linguistica), è quella di avvalersi di due alfabeti di origini diverse, l'uno etrusco e l'altro latino, per rappresentare graficamente la stessa lingua. Nel corso di quest'intervento, si punterà a: 1) definire i caratteri essenziali dell'umbro cercando anche di sottolineare le differenze che intercorrono tra esso e l'osco; 2) fornire una breve storia della formazione dei due modelli grafici evidenziandone, anche tramite la visione di epigrafi, le differenze esistenti; 3) fornire una panoramica sia sui punti più problematici relativi allo studio dell'umbro che attualmente suscitano maggiormente l'attenzione degli studiosi, che sui più recenti ed aggiornati studi sulla materia in oggetto.