Nel panorama delle lingue dell'Italia preromana l'ambito venetico si è rivelato particolarmente interessante per quanto concerne lo studio e la conoscenza degli usi scrittori: l'analisi dei testi epigrafici in grafia e lingua venetica, attestati tra il VI e I sec. a.Cr., ha permesso di identificare almeno due fasi di 'arrivo' della scrittura nel Veneto antico dall'Etruria. Contestualmente lo studio di una particolare tipologia di ex-voto, che riproduce fedelmente su materiale non deperibile (in quanto oggetti dell'azione votiva) dei prontuari scrittori, ha proiettato luce sui capisaldi dell'insegnamento/apprendimento della scrittura utili alla messa in atto della scrittura stessa. L'intervento si propone di illustrare, attraverso il vaglio della documentazione, le principali tematiche connesse alla scrittura in ambito venetico nonché i risultati di studio raggiunti, ponendo attenzione sui principali punti di problematicità.
Dopo una breve introduzione sui sistemi di scrittura alfabetici impiegati nel II mill. a.C. nelle regioni del Levante, illustrerò la scrittura cuneiforme alfabetica di Ugarit nelle sue caratteristiche principali. Seguirà una sintetica presentazione dell'alfabeto e della lingua ugaritica nel contesto delle altre lingue semitiche nord-occidentali, con un breve excursus sul tipo di documentazione rinvenuta e la sua diffusione. Il pdf del Powerpoint del seminario puo' essere scaricato qui..
Lo studio dei documenti epigrafici e l'approfondimento della struttura linguistica hanno contribuito all'identificazione e alla definizione dell'ethnos dei Reti, in modo diverso e complementare rispetto allo studio delle fonti storiche e archeologiche. Alla luce di recenti scoperte epigrafiche il quadro ricostruttivo può essere meglio definito: nuove domande sull'origine di questo popolo alpino, scaturite dalla riflessione linguistica, vengono offerte al confronto critico delle altre discipline dell'antichità.
Nel corso della sua storia plurimillenaria la lingua aramaica è stata registrata in una ampia gamma di scritture. Alcune di queste ultime si sono affermate su larga scala e sono divenute mezzo di espressione di culture semitiche e non-semitiche. Altre si sono invece presto distinte come segno identificativo di specifici gruppi religiosi. Nel complesso della loro storia le scritture aramaiche sono state uno dei più diffusi sistemi di notazione scritta delle lingue del Vicino Oriente dall'antichità ai giorni nostri. Dai prototipi aramaici scaturiscono infatti da un lato la scrittura quadrata, da secoli connessa con le espressioni scritte della cultura ebraica, e dall'altro la scrittura araba, oggi in larga parte connessa alle manifestazioni linguistiche e letterarie del vasto orbe islamico, non solo di lingua araba. La storia della lingua aramaica si può ripercorrere attraverso testimonianze epigrafiche, papiri e manoscritti, che riflettono da un lato singole esperienze storiche e culturali, mentre dall'altro permettono di cogliere l'evoluzione delle forme dei caratteri, il ritmo e la tessitura delle scritture aramaiche.