Circa il 30% delle tavolette in lineare B di Pilo contengono elenchi di terre e obbligazioni di tipo fiscale o lavorativo legate al possesso di beni fondiari. Il seminario affronterà alcune questioni relative alla struttura e al contenuto dei testi e ai rapporti esistenti fra i vari tipi di documenti.
In questo seminario vengono illustrate le principali caratteristiche delle scritture che si formarono in Anatolia nel corso del secondo millennio: il cuneiforme ittita e il geroglifico luvio. In particolare viene dato rilievo al loro sviluppo cronologico mettendo in evidenza come questi due sistemi di scrittura, molto diversi per caratteri formali e impiego, furono entrambi elaborati e utilizzati, anche se in tempi diversi, dalla classe dominante dell'Impero ittita (XVI-XII sec. a.C.). I documenti in cuneiforme cessano nel momento della caduta del regno di Hatti. Il geroglifico continua ad essere utilizzato come scrittura monumentale dei regni neo-ittiti nel I millennio a.C.
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Ritrovato nel luglio del 2008, e databile agli inizi del X sec.a.C., l'ostrakon di Khirbet Qeiyafa è salito all'onore delle cronache come possibile prima iscrizione ebraica. Con gli scavi tuttora in corso sul sito del ritrovamento, la sua decifrazione e traduzione stanno producendo i primi risultati, tra proposte di ricostruzione più o meno arbitrarie. Il dibattito ha naturalmente finito per coinvolgere non solo l'esatta lettura del testo, ma anche l'identificazione della lingua di chi ha scritto sul frammento di ceramica, ed il significato storico di questa identificazione. Dopo aver ripercorso le tappe che hanno portato alla decifrazione dell'ostrakon ed averne esposto le ipotesi di ricostruzione, si cercherà perciò di dare criticamente conto dell'interesse reale suscitato da questa recente scoperta.
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