Mnamon

Antiche scritture del Mediterraneo

Guida critica alle risorse elettroniche

Nordarabico antico

- VI a.C.-IV d.C. (?)


Risorse on line



Documenti online

  1. Arabian Archaeology and Epigraphy (AAE)
    Collegandosi dal server delle principali istituzioni di ricerca e universitarie oppure registrandosi, è possibile scaricare gli estratti della rivista Arabian Archaeology and Epigraphy, dedicata agli studi sull’Arabia preislamica.
  2. Arabian Epigraphic Notes (AEN)
    AEN è una rivista open-access pubblicata dal Leiden Center for the Study of Ancient Arabia (LeiCenSAA). Il formato on-line consente una pubblicazione immediata degli articoli successivamente alla peer-review, permettendo anche il download delle fotografie a colori e ad alta risoluzione.
  3. Articoli di M.C.A. Macdonald sul nordarabico
    Da questa pagina all’interno del sito web del progetto OCIANA è possibile scaricare i pdf di alcuni dei principali studi di M.C.A. Macdonald sulle lingue e scritture nordarabiche.
  4. JSTOR
    Collegandosi dal server delle principali istituzioni di ricerca e universitarie oppure con un account personale, su JSTOR si possono scaricare i pdf estratti da varie riviste scientifiche, dove sono stati pubblicati articoli sull’Arabia preislamica: Archiv für Orientforschung (AFO), Bulletin of the American Schools of Oriental Research (BASOR), Bulletin of the School of Oriental and African Studies (BSOAS), Die Welt des Orients, Journal of the Royal Asiatic Society (JRAS) ecc.
  5. Persée
    Da questo sito è possibile scaricare articoli sull’epigrafia nordarabica pubblicati in riviste come Comptes rendus des séances de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, Syria, Topoi ecc.
  6. Proceedings of the Seminar for Arabian Studies (PSAS)
    Collegandosi dal server delle principali istituzioni di ricerca e universitarie oppure con un account personale, da questa pagina di JSTOR si possono scaricare gli estratti dei Proceedings of the Seminar for Arabian Studies (PSAS), la conferenza annuale sull’Arabia preislamica.

Istituzioni, centri di studio e progetti

  1. Ancient Arabia: Languages and Cultures (Khalili Research Center - University of Oxford)
    L’obiettivo principale del progetto Ancient Arabia: Languages and Cultures (AALC) è quello di rendere accessibile, attraverso un unico portale, una serie di risorse per lo studio delle lingue e delle culture dell’Arabia antica e degli Arabi prima della nascita dell’Islam. AALC intende, in questo modo, portare avanti gli studi pioneristici sull’Arabia condotti nel secolo scorso dal prof. Alfred Beeston presso l’Università di Oxford. Il direttore scientifico del progetto, che si è chiuso nel 2011, è Michael Macdonald, esperto in lingue e culture dell’Arabia preislamica.
  2. Arabian Rock Art Heritage Project
    Arabian Rock Art Heritage è un progetto saudita-statunitense con l’obiettivo di registrare le innumerevoli scene rupestri sparse nel paesaggio saudita utilizzando tecniche fotografiche avanzate. Il sito web offre agli scienziati e al pubblico la possibilità di esplorare in modo interattivo l’arte rupestre, zoomando e navigando intorno alle immagini.
  3. International Association for the Study of Arabia (IASA)
    International Association for the Study of Arabia, IASA (prima BFSA) è un’organizzazione culturale creata nel 2010 dalla fusione del Seminar for Arabian Studies e della Society for Arabian Studies. Essa promuove la ricerca relativa alla penisola araba nei campi della storia, archeologia, epigrafia, arte, lingua e letteratura, etnografia, geografia, etnografia, geologia. La fondazione sostiene progetti di ricerca, produce e finanzia pubblicazioni e organizza lezioni e conferenze, in particolare lo storico seminario annuale, tenutosi per la prima volta nel 1969; dal 2002 il Seminar for Arabian Studies è ospitato dal British Museum di Londra.
  4. Centre Français de Recherche de la Péninsule Arabique (CEFREPA)
    Il Centro francese di archeologia e scienze sociali (CEFAS), ribattezzato Centro di ricerca francese per la penisola arabica (CEFREPA) all'inizio del 2021, è un centro di ricerca a vocazione regionale, che mira a sostenere la ricerca svolta sull'intera penisola arabica. L'istituto ha sede in Kuwait (precedentemente a Sanaa) e organizza conferenze e seminari e sostiene la ricerca e l’edizione di pubblicazioni in lingua francese e araba, come i periodici Raydān, Chroniques yéménites e Arabian Humanities.
  5. Dipartimento delle Antichità della Giordania (DoA)
    Fondato nel 1923, il Dipartimento delle Antichità della Giordania (DoA) è l’autorità istituzionale ufficiale che si occupa dello studio, conservazione, protezione e diffusione del patrimonio culturale della Giordania, dai siti archeologici, ai monumenti all’architettura tradizionale. DoA è anche responsabile della creazione e direzione dei musei archeologici pubblici.
  6. Institut du Proche-Orient Ancien e Bibliothèque d’études ouest-sémitiques (Collège de France - Parigi)
    L’Istituto del Vicino Oriente (IPOA) raggruppa tre biblioteche e centri di ricerca, tra cui la biblioteca di studi del semitico nord-occidentale. La biblioteca conserva un importante fondo specializzato in studi semitici e quindi anche in epigrafia dell'Arabia preislamica. L’istituto cura l’edizione delle riviste specializzate Cahiers de l’Institut du Proche-Orient Ancien du Collège de France e Semitica.
  7. Jebel Qurma Project
    Il progetto, diretto dal 2012 da Peter M. M. G. Akkermans (Università di Leiden) in cooperazione con Dipartimento delle Antichità della Giordania (DoA), si propone di studiare lo straordinario patrimonio archeologico del Deserto Nero e in particolare della regione del Jebel Qurma, al confine con l’Arabia saudita. Le infinite distese basaltiche del Deserto nero sono ricchissime di monumenti archeologici: dalle abitazioni circolari in pietra, alle sepolture, ai disegni rupestri e iscrizioni rupestri in scrittura safaitica o araba.
  8. Laboratorio Orient & Méditerranée – Mondes Sémitiques (CNRS - Parigi)
    Sito ufficiale del Laboratorio Orient & Méditerranée – Mondes Sémitiques, centro di studi sulle culture del Vicino Oriente et del Mediterraneo. Numerosi epigrafisti, storici ed archeologi specializzati sull’Arabia preislamica sono affiliati all’Istituto. Il laboratorio cura l'edizione della rivista Semitica et Classica.
  9. Leiden Center for the Study of Ancient Arabia (LeiCenSAA)
    LeiCenSAA esiste dal 2014 per promuovere la ricerca sulle lingue e culture dell’Arabia antica e per diffondere la conoscenza di questa regione presso un pubblico più ampio. Le attività del centro comprendono l'organizzazione di conferenze, corsi estivi e missioni sul campo, oltre all’assegnazione di premi di laurea e alla creazione di una biblioteca specializzata sull’Arabia antica. LeiCenSAA pubblica anche la rivista Arabian Epigraphic Notes.
  10. Missione saudita-francese a Madāʾin Sāliḥ
    Creata nel 2002 dal Ministero degli Affari Esteri francese in cooperazione con la Commissione saudita per l’Eredità culturale, la missione è diretta da L. Nehmé (CNRS), F. Villeneuve (Université Paris 1) e D. al-Talhi (Università di Ḥāil). L’obiettivo della missione è di mettere in evidenza e studiare le varie fasi di occupazione di Madāʾin Sāliḥ, l’antica oasi di Hegra (iscritta nel patrimonio mondiale dell’umanità dell'UNESCO).
  11. Missione saudita-francese a Najrān
    La missione archeologica ed epigrafica saudita-francese a Najrān è stata creata nel 2007 in collaborazione con la Commissione saudita per i beni culturali (SHC) e l'Università di King Saud a Riyadh. Diretta dal 2018 da Alessia Prioletta (CNRS), la MAFSN conduce ricerche nell'area di Ḥimā, situata nel deserto a circa 100 km a nord-est dell'oasi di Najrān, e iscritta nel 2021 nel patrimonio mondiale dell’umanità dell'UNESCO. La missione mira a fare un inventario il più esauriente possibile delle incisioni rupestri e delle strutture archeologiche, a contestualizzare questa documentazione cronologicamente, linguisticamente e culturalmente e a identificare i diversi popoli che si stabilirono o si fermarono a Ḥimā durante i tempi antichi.
  12. Missione saudita-francese a Thaj
    La Missione Archeologica a Thaj, fondata nel 2015, ha lo scopo di portare alla luce la storia del più grande sito archeologico preislamico in Arabia orientale. Guidato dal CNRS francese e dalla Commissione saudita per l’eredità culturale (SHC), il progetto è diretto dall’archeologo Jérôme Rohmer e raccoglie un team internazionale di esperti provenienti da università di tutta Europa.
  13. Missione saudita-italo-francese a Dumat al-Jandal
    Creata nel 2009 da Alessandro de Maigret, professore di Archeologia Orientale di Napoli, la missione mira a studiare il ricco patrimonio del sito di Dumat al-Jandal e la sua occupazione nei periodi preislamici e islamici. Diretta da Romolo Loreto (Università l’Orientale di Napoli) e Guillaume Charloux (CNRS) grazie alla cooperazione con la Commissione saudita per il Patrimonio (SHC), la missione prevede anche campagne di prospezione epigrafica nei dintorni del sito. Oggi, la missione italiana prosegue da sola le ricerche sul sito.
  14. Missione saudita-tedesca a Taymāʾ
    Archäologie der Oasenstadt Tayma: Kontinuität und Wandel der Lebensformen im ariden Nordwesten der Arabischen Halbinsel vom Neolithikum bis zur Islamisierung è un progetto congiunto a lungo termine della Commissione saudita per il Patrimonio (SHC) e dell’Istituto Archeologico tedesco (DAI), ed è promosso dalla Deutschen Forschungsgemeinschaft. Dal 2004, campagne di scavo si svolgono regolarmente nell’oasi di Taymāʾ. Il progetto comprende anche campagne di prospezione epigrafica nel territorio circostante.
  15. Palaeodeserts. Climate Change and Human Evolution in the Arabian Desert
    Palaeodeserts è un progetto di cinque anni (2012-2017) finanziato da ERC e diretto da M. Petraglia (Università di Oxford) in cooperazione con la Commissione saudita per il Patrimonio (SHC). Combinando informazioni provenienti da studi paleoambientali, paleontologia, geografia, geocronologia, genetica animale e umana, archeologia, studi di arte rupestre e linguistica, il progetto stabilisce una serie di sei ipotesi utili a investigare l’effetto dei cambiamenti climatici sulle antiche popolazioni del deserto arabo.
  16. Saudi Heritage Commission (SHC)
    La Saudi Heritage Commission è la principale istituzione governativa che gestisce il patrimonio culturale dell’Arabia saudita e promuove la sua conservazione e diffusione. Essa coopera con numerosi centri di ricerca sauditi e stranieri, che conducono missioni epigrafiche e archeologiche sul territorio saudita.
  17. Wadi Hafir Petroglyph Survey (WHPS)
    Diretto da Glenn J. Corbett (Università di Chicago) grazie all’accordo con il Dipartimento delle Antichità della Giordania (DoA), il progetto, nato nel 2005, aveva lo scopo di registrare e analizzare gli imponenti resti epigrafici e artistici del Wādī Hafir, nel deserto di Hisma, nel sud della Giordania. La maggior parte di questi graffiti sono in scrittura hismaica (prima definita “Tamudico E”).

Font

  1. Font unicode del nordarabico antico
    Il documento contiene la proposta, redatta da Michael Everson e Michael C. A. Macdonald, per l’inclusione dell’alfabeto Nordarabico nello Standard Unicode. La scrittura è ora inserita nella versione 7.0 dello Standard Unicode. Il documento è corredato da un utile riassunto delle caratteristiche dell’alfabeto nordarabico e delle sue varietà dialettali, e da una lista delle principali referenze bibliografiche sul tema.

Musei e collezioni

  1. Museo del Louvre - Parigi
    Il Dipartimento di Antichità orientali del Museo del Louvre conserva una delle più ricche collezioni europee di antichità sudarabiche, che conta 198 pezzi. Oltre alle antichità sudarabiche, però, il museo conserva anche 7 pezzi raccolti dall’esploratore A. Hubert a Taymāʾ, in Arabia centrale. La collezione arabica del Louvre è stata pubblicata in un catalogo (cf. Calvet e Robin 1997). Nel 2010 il Louvre ha ospitato la mostra "Routes d'Arabie", composta da oltre 300 reperti risalenti a diversi periodi della storia dell'Arabia Saudita e provenienti dal Museo Nazionale di Riyadh. La mostra ha anche girato diversi musei europei e americani.
  2. Musei della Giordania
    Questa pagina contiene l’elenco e le informazioni sui principali musei della Giordania, tra cui il Jordan Museum e l’Archeological Museum.
  3. Museo Nazionale di Riyad
    Il Museo Nazionale di Riyadh è il principale museo dell’Arabia saudita. Attraverso diversi tipi di antichità e reperti, il museo presenta la storia di questo paese, dai tempi antichi fino all’età moderna. La sezione dedicata all’epoca preislamica conserva alcuni dei più importanti artefatti e iscrizioni provenienti da siti archeologici come al-ʿUlā, Najrān e Qaryat al-Faw.

Collezioni di testi e biblioteche elettroniche

  1. DASI - Digital Archive for the Study of pre-Islamic Arabian Inscriptions
    DASI è un progetto dell’Università di Pisa (2012-2016), diretto da Alessandra Avanzini e finanziato dalla Comunità Europea nell’ambito del programma ERC. La seconda istituzione coinvolta nel progetto è la Scuola Normale Superiore di Pisa. DASI è un archivio digitale che intende raccogliere il materiale epigrafico proveniente dall’intera penisola araba di epoca preislamica. Le iscrizioni arabe preislamiche sono suddivise in tre grandi corpora linguistici: Corpus of South Arabian Inscriptions, Corpus of North Arabian Inscriptions e Corpus of Aramaic Inscriptions.
  2. OCIANA - The Online Corpus of the Inscriptions of Ancient North Arabia
    OCIANA è un progetto iniziato nel 2012 presso il Khalili Research Center dell’Università di Oxford sotto la direzione di Jeremy Johns e Michael Macdonald. Il suo scopo è la pubblicazione on line di tutte le iscrizioni nordarabiche antiche. Circa 40.000 iscrizioni, accompagnate da 80.000 fotografie, sono state digitalizzate e sono accessibili sul sito del progetto.