Dall’11 al 13 settembre 2024 si terrà a Bologna e online la conferenza “INSCRIBE - at the Roots of Writing”. La registrazione, gratuita, è obbligatoria.
La conferenza riunirà esperti sull'evoluzione della scrittura, sull'invenzione delle prime scritture, sulle prospettive di decifrazione, sulle digital humanities e sulla intelligenza artificiale applicata alle scritture antiche. Si svolgerà in tre giornate, ognuna con un tema diverso. The Evolution and Invention of Writing The Decipherment of Ancient Scripts: State-of-the-Art Digital Humanities e AI applied to Ancient Scripts.
Maggiori informazioni e il programma si trovano qui.
(A. Santoni)
Isut è uno strumento per l'annotazione collaborativa e l'analisi computazionale di testi ieratici, creato da Mark-Jan Nederhof, Julius Tabin e Christian Casey con il supporto dell'Università di Liegi, che raccoglie facsimili ieratici completamente annotati di
alcuni noti testi egizi. Il suo scopo principale è quello di confrontare diverse forme di segni ieratici, distinguendo periodi, provenienze e generi, che possono essere utili per la datazione e per l'identificazione degli scribi. Il Guesser è una funzionalità che permette all'utente di disegnare un segno ieratico e lo strumento restituirà i geroglifici normalizzati e i nomi di Gardiner delle forme presenti nel database più simili ad esso.
(D. Salvoldi)
The Legacy of Michael Ventris: Progress and Perspectives in the Field of Aegean Scripts and Mycenaean Studies, edited by F. Aura Jorro, M. Del Freo, J. Piquero (Incunabula Graeca CVIII), Roma, CNR Edizioni, 2023, XVIII+350 pp.
Il volume, pubblicato con il contributo del Ministerio de Ciencia, Innovacion y Universidades (Spagna), raccoglie 14 contributi sull’impatto che la decifrazione della scrittura Lineare B ha avuto sullo studio delle origini della civiltà greca ed è diviso in tre sezioni: una sulla Lineare B e le altre scritture egee, una sul greco miceneo e una sui documenti micenei come fonti storiche. Nella prima sezione sono discusse questioni ancora in parte irrisolte relative ai sistemi di scrittura egei; nella seconda il greco miceneo è analizzato alla luce delle sue caratteristiche fonetiche, morfologiche, sintattiche e lessicali, con particolare riferimento alle sue relazioni con i dialetti greci del I millennio a.C.; i contributi della terza sezione, infine, si soffermano sul significato che i documenti in Lineare B hanno per la ricostruzione della storia sociale, religiosa e materiale del mondo greco della tarda età del bronzo.
Maggiori informazioni qui.
(M. Del Freo)
The New Documents in Mycenaean Greek, 2 vols., ed. by J. T. Killen, Cambridge, CUP, 2024, pp. xxviii (vol. 1) + xxvi (vol. 2) + 1145.
Nel 1952 Michael Ventris decifrò la scrittura delle tavolette in Lineare B trovate a Creta e nella Grecia continentale, rivelando in questo modo che erano scritte in un greco più antico di quello noto sino ad allora. I risultati di questa scoperta epocale, che rivoluzionò le concezioni sulle origini della lingua e della civiltà greca, furono da lui pubblicati a Cambridge nel 1956 in collaborazione con John Chadwick nel volume Documents in Mycenaean Greek. Il volume forniva un resoconto della decifrazione, una introduzione alla lingua delle tavolette, una panoramica sulla società e l’economia micenea rivelate dalle iscrizioni in Lineare B, nonché una serie di traduzioni e commenti dei testi più interessanti. Parzialmente aggiornata nel 1973 da John Chadwick, l’opera è rimasta un punto di riferimento importante negli studi micenologici, ma inevitabilmente ha risentito del passare del tempo ed è ormai molto datata. La nuova edizione, edita da John T. Killen per la Cambridge University Press, riunisce i contributi di quattordici fra i maggiori esperti del settore e presenta finalmente dopo 50 anni un quadro aggiornato degli studi micenologici, oltre a un nuovo glossario, completo di tutti i vocaboli presenti nei nuovi testi.
(M. Del Freo)
Giovedì 22 febbraio, a partire dalle ore 10, si terrà il Seminario del Dottorato in Studi Storici. Storia e civiltà del mondo antico e del Vicino Oriente dal titolo "Confini, terre di frontiera, limiti nel mondo antico e tardoantico" (Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo. Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo. Dipartimento di Lettere e Filosofia) presso la Sala Orbatello, via della Pergola 60 a Firenze.
Il Seminario è organizzato da G.A. Cecconi, A. Magnelli e G. Torri.
One State, Many Worlds: Crete in the Late Minoan II-IIIA2 Early Period, Proceedings of the International Conference held at Khania, Megalo Arsenali, 21st – 23rd November 2019 (SMEA NS Suppl. 2), ed. by A. L. D’Agata, L. Girella, E. Papadopoulou, D. G. Aquini, Roma, Edizioni Quasar, 2022, 452 pp. (ISBN: 978-88-5491-273-1).
Il volume contiene gli atti di un convegno internazionale svoltosi a Chania nel novembre 2019. Il suo obiettivo è quello di riprendere la discussione sulla Creta del TM II-IIIA2, un periodo cruciale nella storia dell'isola, che vide il suo inserimento nell'orbita politica e culturale della Grecia continentale. I contributi, organizzati su base geografica, partono da Cnosso e dalla Creta centrale, includono la Creta occidentale e orientale e terminano con alcuni casi di studio relativi al continente. Due contributi sono di particolare interesse per gli epigrafisti: uno sui testi in Lineare B di Cnosso (J. Driessen - O. Mouthuy) e uno sull'inizio dell'amministrazione in Lineare B nella Grecia continentale (V. Petrakis).
(M.Del Freo)