CTH 757: ritual di Zarpiya di Kizzuwatna contro la moria nel paese
Fonte: S. Görke (ed.), hethiter.net: CTH 757 (INTR 2015-12-15)
Il cuneiforme utilizzato per i testi in lingua luvia è lo stesso utilizzato per la lingua ittita. Infatti i testi sono stati scritti dagli stessi scribi che potevano essere in alcuni casi bilingui.
Si riporta di seguito un esempio di un rituale ittita in cui l’officiante pronuncia degli scongiuri in luvio:
KUB 9.31 Ro. II
19 nu-za BE-EL É-TIM GIŠšu-ru-uh-ha-aš GIŠGIDRU-an […]
20 na-aš-kán A-NA KÁ an-da ti-ia-zi nu lu-ú-i-˹li˺
21 ki-iš-ša-an ḫu-uk-ki-iš-ki-iz-zi
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22 dŠa-an-ta-aš LUGAL-uš dAn-na-ru-um-mi-en-zi
23 aš-ḫa-nu-wa-an-ta ku-in-zi wa-aš-ša-an-ta-ri
24 Lu-u-la-hi-in-za-aš-tar ḫu-u-up-pa-ra-za ku-in-zi hi-iš-hi-ia-an-ti
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25 pa-a-tar a-ap-pa za-aš-ta-an-za aš-tu-um-ma-an-ta-an-za-ta
26 at-tu-wa-la-hi-ti ni-iš da-a-ad-du-wa-ar
Poi il signore della casa [tiene] un bastone di legno šuruhha, incede attraverso la porta e recita lo scongiuro in lingua luvia nel modo seguente: “Šanta, il re, divinità Annarumenzi, che vestono di rosso sangue, Lūlahi divinità che vestono il mantello, non avvicinatevi più con intenzioni malvage a questa porta!”