La langue des inscriptions nord-africaines de l’ère classique du libyco-berbère est bien-sûr reliée au berbère moderne et son alphabet a été déchiffré il y a plus d’un siècle; malheureusement, dans leur grande majorité, les inscriptions dont nous disposons à ce jour sont tellement courtes que bien peu de progrès ont été faits depuis février 1953 et l’on connaît avec certitude le sens de seulement 10 mots. Quoi qu’il en soit, la reconstitution de la phonétique historique du berbère et sa classification ont fait depuis peu de sensibles progrès, suggérant de nouvelles voies pour recueillir des données. Après une introduction historique et des bases pour le déchiffrement du libyco-berbère, sans oublier non plus d’évoquer les obstacles rencontrés jusqu’à aujourd’hui, on analysera au cours de ce séminaire comment se situe le libyco-berbère par rapport à la reconstitution historique menée à partir des variantes modernes du berbère.
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Dopo la spedizione di Napoleone Bonaparte in Egitto, il Paese fu meta di numerosi viaggiatori e amatori antiquari, interessati a scavare gli antichi siti in cerca di oggetti preziosi e a copiare iscrizioni geroglifiche e rilievi per arrivare finalmente ad una decifrazione dei geroglifici egiziani. Finanziati soprattutto dai consoli di Francia e Gran Bretagna, una legione di disegnatori e procacciatori di antichità operarano con zelo, passione e impegno enormi in quella che viene definita la Guerra dei Consoli. Fra di loro, Alessandro Ricci, un giovane medico toscano, spicca per personalità e precisione. Fra 1818 e 1822 si dedicò al rilievo epigrafico con abilità impressionante, lasciandoci copie preziosissime di antichi rilievi e iscrizioni oggi perdute. Solo in Nubia fra 1810 e 1818 ben tredici interi templi vennero distrutti: l'entità del lavoro di Ricci può essere misurata su questo dato. Dall'analisi delle sue copie epigrafiche si cercherà di arrivare ad una restituzione dei testi antichi ormai perduti, facendo una riflessione sul processo della decifrazione dei geroglifici e sull'importanza delle testimonianze ottocentesche per la disciplina egittologica.
L'importanza del siriaco risiede nella sua lunga storia, che si prolunga fino ad oggi, nella sua precoce diffusione e influenza su tutta l'Asia e nella sua centralità come lingua in cui si è elaborata una grande teologia. In questo incontro valorizzeremo le linee di sviluppo della sua scrittura, cresciuta nei secoli in complessità fino a comprendere un'ampia articolazione e una raffinata differenziazione grafica, offriremo una panoramica della prime iscrizioni che lo attestano e delle risorse oggi a disposizione dello studioso che voglia intraprenderne o approfondirne lo studio.