Al centro della penisola italica, da un'area coincidente per lo più con l'attuale Umbria e con alcune province del Lazio (Rieti, Viterbo e Roma), ci sono pervenuti dei documenti epigrafici datati tra la prima metà del IV ed il I sec. a. C. e redatti nell'antica lingua umbra, la cui peculiarità, al pari dell'osco (lingua dell'Italia antica meridionale che, in genere, si suole accomunare ed unire all'umbro, includendo entrambe nella medesima famiglia linguistica), è quella di avvalersi di due alfabeti di origini diverse, l'uno etrusco e l'altro latino, per rappresentare graficamente la stessa lingua. Nel corso di quest'intervento, si punterà a: 1) definire i caratteri essenziali dell'umbro cercando anche di sottolineare le differenze che intercorrono tra esso e l'osco; 2) fornire una breve storia della formazione dei due modelli grafici evidenziandone, anche tramite la visione di epigrafi, le differenze esistenti; 3) fornire una panoramica sia sui punti più problematici relativi allo studio dell'umbro che attualmente suscitano maggiormente l'attenzione degli studiosi, che sui più recenti ed aggiornati studi sulla materia in oggetto.