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Antiche scritture del Mediterraneo

Guida critica alle risorse elettroniche

Eteo-cretese

a cura di: Maurizio Del Freo


  • Presentazione
  • Le scritture
  • Approfondimenti

Lingua attestata fra il VII e il III sec. a.C. su alcune epigrafi scritte in caratteri alfabetici greci, rinvenute principalmente a Praisos e Dreros nella Creta orientale.

La definizione di “eteocretese” fu coniata da D. Comparetti nel 1888 in base al confronto fra il carattere anellenico della lingua e le tradizioni sulle origini eteocretesi di Praisos (Str. 10, 4, 6).

Gli Eteocretesi sono più volte ricordati nelle fonti greche come un antico popolo cretese. Fra gli altri, Omero li menziona insieme agli Achei, ai Dori, ai Kydones e ai Pelasgi (Od. XIX, 176), mentre Diodoro Siculo riferisce una tradizione che li presenta come la più antica popolazione autoctona di Creta (V, 64, 1; cf. anche Str., loc. cit.).

L’appellativo di “Eteocretesi” significa letteralmente ‘I veri Cretesi’ (gr. eteos ‘vero, genuino’) e come tale probabilmente designava i gruppi etnici presenti a Creta prima dell’arrivo dei Greci. Tale appellativo potrebbe essere stato introdotto dopo l’arrivo dei Micenei (intorno al 1450 a.C.) o dopo quello dei Dori (prob. dopo il 1200 a.C.).

Il fatto che le tavolette micenee di Cnosso non menzionino mai località della Creta orientale e il fatto che le fonti greche situino gli Eteocretesi nell’est dell’isola possono essere considerati come indizi a favore della prima ipotesi. Si può immaginare, cioè, che le popolazioni locali avessero opposto una sorta di resistenza alla penetrazione micenea nell’est di Creta.

In questa prospettiva ci si può chiedere se la lingua delle iscrizioni di Praisos e Dreros fosse imparentata con quelle del II millennio a.C. notate mediante il “geroglifico” cretese e la lineare A.

A priori ciò costituisce solo una possibilità fra le tante. In base alla descrizione omerica, la situazione linguistica cretese era infatti assai complessa (cf. Od. XIX, 175: alle d’allon glossa memigmene) e i gruppi etnici non greci erano numerosi (Eteocretesi, Kydones, Pelasgi). D’altro canto, il confronto linguistico fra le iscrizioni di Praisos e Dreros, da un lato, e i testi “minoici” in “geroglifico” cretese e in lineare A, dall’altro, è scarsamente produttivo. Allo stato, il “geroglifico” cretese non è né letto né compreso, mentre la lineare A lo è solo in minima parte.

Y. Duhoux che ha tentato un confronto fra i testi in lineare A e quelli in eteocretese conclude che, tenendo conto del carattere ipotetico e frammentario delle nostre conoscenze, le diversità sul piano fonetico e morfologico sono tali, che una parentela anche solo tipologica fra i due idiomi sembra esclusa (L’étéocrétois, Amsterdam 1982).



Le scritture

  1. Greco alfabetico


Approfondimenti

  1. Bibliografia
  2. Risorse on line