Tra le funzioni della scrittura, in parallelo a quella di registrazione e comunicazione, ha assunto presto importanza in Etruria quella identitaria. Prima di riferirsi alle identità etniche, regionali e civiche, però, si è avuto un lungo periodo di gestazione in cui le esigenze di gruppi sociali, politici e presumibilmente anche economici hanno avuto riflessi anche nella scelta dei modelli alfabetici da utilizzare nell'ambito delle singole comunità. Da questo punto di vista, un ruolo importante è stato ricoperto dalle diverse scuole scrittorie, che in parte possono essere indagate e ricostruite in base alle testimonianze epigrafiche. Dapprima un ruolo centrale per la diversificazione e diffusione dei modelli è stato svolto dagli scribi operanti nelle diverse cerchie aristocratiche; in un secondo tempo si è realizzata una connessione con l'ambito sacro, che in età tardo-arcaica ha portato a una sorta di legame esclusivo tra scuole scrittorie e santuari, condiviso anche da altri popoli dell'Italia preromana.
Tra le numerose tavolette cuneiformi rinvenute a Babilonia il gruppo dei testi bilingui in greco e cuneiforme sumero-accadico si configura come un campo di indagine di grande interesse per i caratteri specifici di questi documenti e le domande che suscitano. Il seminario offrirà una introduzione al corpus delle tavolette “greco-babilonesi”, discutendone il valore storico per la ricostruzione dell’ultima fase della lingua accadica e dell’attività scribale mesopotamica. Prendendo le mosse dalle interpretazioni finora avanzate riguardo alle ragioni della loro redazione, si proporrà una riflessione sul peculiare contesto culturale in cui avvenne il tramonto della cultura cuneiforme.