On Tuesday October 21st at 10 a.m. the following Mnamon seminar will be held in Sala Azzurra (Palazzo della Carovana) and online:
Albio Cesare Cassio (Sapienza Università di Roma)
"I testi greci arcaici ad Alessandria: ambiguità degli alfabeti, ricerca di coerenza, tentazioni iperdialettali"
Abstract I grammatici greci esclusero dal loro orizzonte mentale i dialetti che non avevano dato letteratura, con il risultato che p. es. l’arcadico e il cipriota furono riscoperti per via epigrafica solo nella seconda metà dell’ottocento; fatto significativo, menzioni antiche del sillabario cipriota come sistema grafico autonomo di un dialetto greco di età classica sono totalmente assenti. Peraltro le nostre fonti mostrano una conoscenza assai imprecisa dei singoli alfabeti arcaici. Grande attenzione fu riservata ai dialetti usati in letteratura, che furono però sistemati in una tripartizione artificiale etnico-linguistica (ionico, dorico, eolico) con la conseguente attribuzione a ciascuno, già da epoca antica e in maniera molto arbitraria, di caratteri morali ed estetici specifici.
Possiamo solamente cercare di intuire se, o quanto, queste costruzioni teoriche abbiano influenzato in età ellenistica la constitutio textus degli autori dialettali arcaici. A quell’epoca il rapporto con quegli autori fu reso difficile da una progressiva perdita di contatto con molti antichi alfabeti locali, che hanno presto inglobato elementi di quello ionico-orientale, destinato poi a divenire ‘unitario’. Molta letteratura arcaica fu traslitterata in quest’ultimo alfabeto da scribi/editori anonimi e talvolta locali; e a un certo punto i testi iniziarono a ricevere vere e proprie edizioni da parte di filologi importanti, edizioni riflesse nei nostri papiri. In questi ultimi appaiono chiaramente vari livelli di antica e recente confusione grafica congiuntamente a un bisogno di regolarità e, spesso, di ipercaratterizzazione e/o abbellimento del dialetto, in omaggio a principi teorici o gusti editoriali tardo-ellenistici (ma talvolta più antichi). Di questi problemi saranno forniti numerosi esempi epigrafici e letterari.
M. Del Freo et J. Zurbach, Recueil des inscriptions en linéaire A. Supplément 1, Études Crétoises 21.6, Athènes 2024, LXIV+256 pp. (ISBN 978-2-86958-642-0)
The Recueil des inscriptions en linéaire A is a seminal work, published in five volumes between 1976 and 1985 (Études Crétoises 21.1-5). These reference volumes compile all known Linear A inscriptions published up to 1985, offering a revised edition based on rigorous and consistent scholarly principles. The present supplement continues this tradition by incorporating Linear A texts discovered since 1985 and published up to 2023. The methodology employed closely follows that of J.-P. Olivier and L. Godart in the original five volumes of the Recueil, ensuring both continuity and scholarly coherence. This new contribution adds 107 documents and 427 signs to the corpus, bringing the total to 1,534 documents and 7,574 signs. The volume includes a section dedicated to dubious inscriptions (those whose attribution to Linear A remains uncertain) and concludes with a comprehensive sign index and a series of palaeographic tables.
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(M.Del Freo)
On Tuesday May 27th at 11 a.m. the following seminar will be held in Aula Tonelli (Palazzo della Carovana) and online:
Lucia Criscuolo (Alma Mater Studiorum, Università di Bologna)
"Il piccolo dossier di Eirene: scritture, testi ed economia"
Abstract. Un piccolo gruppo di papiri conservati in due diverse collezioni americane contengono documenti relativi ad affari di una donna macedone vissuta tra il III ed il II secolo a.C. Le scritture, le modalità di stesura dei testi e il loro contenuto offrono la possibilità di ricostruire ed esaminare uno spaccato della società greca nell’Egitto lagide e di riflettere su alcuni suoi aspetti anche in prospettive rinnovate.