Tra i testi in grafia cuneiforme ritrovati nella capitale ittita, Hattuša (XVII-XIII sec. a.C.) un ampio numero contiene la descrizione di rituali magici eseguiti per la purificazione di pazienti da diversi tipi di calamità e malattie. I rituali magici si compongono di numerose pratiche che spesso coinvolgono il corpo del paziente che viene trattato, pulito e purificato al fine di ripristinare il suo stato originario di salute. Visto che spesso il paziente è il sovrano, la purificazione del suo corpo si estende simbolicamente al ripristino dell’ordine nel regno da lui controllato. Il punto di partenza di questa presentazione è un rituale di scongiuro antico-ittita per il re Labarna (XVII-XVI sec.?), CTH 412.3, che conserva la purificazione dettagliata delle parti del corpo del sovrano, elencate una per una, attraverso il contatto con le arti del corpo equivalenti di un piccolo animale. Partendo da questo rituale saranno analizzati motivi simili in altri testi al fine di mostrare l’uso e il trattamento simbolico del corpo del sovrano nella magia ittita e la possibile origine di tale pratica in ambito anatolico.