- Presentazione
- Le scritture
Il greco è una lingua flessiva appartenente al ceppo delle lingue indoeuropee. Era probabilmente parlato, in una sua forma primitiva, dal popolo alloctono che si insediò in Grecia e nelle isole nel corso del II millennio a.C.; le prime attestazioni sicure sono tuttavia i testi in lineare B provenienti da Creta, Pilo e Tebe, i più antichi dei quali risalgono al XIII sec. a.C. La varietà dialettale espressa da questi testi è normalmente chiamata Miceneo. A partire dal IX secolo a.C. si conoscono un buon numero di dialetti greci, usualmente suddivisi nei seguenti gruppi:
- Attico, parlato ad Atene, nell'Attica e in colonie attiche
- Ionico, parlato nella zona insulare del mar Egeo e in parte dell'Asia minore
- Eolico, parlato in colonie greche dell'Asia minore
- Dorico, parlato in gran parte del Peloponneso, altre zone della Grecia continentale e a Creta
- Arcado-Cipriota, parlato in Arcadia e a Cipro
- Tessalico, parlato in Tessaglia
- Dialetti occidentali, parlati nella parte settentrionale del Peloponneso, in Etolia e Acarnania
L'unificazione del mondo Greco verificatasi con l'Ellenismo portò al progressivo affievolirsi delle varianti dialettali locali, anche se non alla loro scomparsa. In buona parte dei documenti ufficiali e nella prosa letteraria si impose un linguaggio comune, detto Koinè, fondato in massima parte sul dialetto attico.
L'attico del IV e V secolo a.C., nella sua forma più pura, divenne anche il modello principale per gli scrittori di prosa; in quanto linguaggio della tragedia, della commedia e della filosofia, e in vista del suo peso nell'insegnamento scolastico, esso può essere considerato il dialetto greco per eccellenza. La sua imitazione ebbe un picco nel II secolo d.C., continuando fino a tempi a noi vicinissimi: la purezza attica fu il traguardo tanto della prosa bizantina quanto della moderna Katavrèusa.
La pronuncia fu differente a seconda di tempo e luogo. Le moderne regole di pronuncia erasmiana cercano di riprodurre la situazione dell'attico classico.
Si può considerare 'Greco', nel senso più ampio del termine, anche il linguaggio ufficiale e letterario del mondo bizantino fino alla caduta dell'impero d'Oriente.