Mnamon

Antiche scritture del Mediterraneo

Guida critica alle risorse elettroniche

Siriaco

a cura di: Emiliano Fiori


  • Presentazione
  • Le scritture
  • Approfondimenti

Il siriaco è un dialetto aramaico appartenente al ramo definito tardo-orientale, cui appartengono anche il mandaico, l'aramaico giudaico-babilonese e l'aramaico manicheo. La sua area di origine e fioritura fu la regione di Edessa, l'Osroene, nella Mesopotamia settentrionale. Le sue prime attestazioni scritte sono di carattere non letterario, in iscrizioni su pietra, in coppe recanti formule magiche, in contratti di vendita. Il primo corpus letterario siriaco è invece ritenuto la Peshitta, ossia la versione "semplice, "comune" dell'Antico Testamento, dovuta probabilmente a comunità giudaiche edessene, e comparsa tra la fine del II e l'inizio del III secolo e.v. All'incirca della stessa epoca sono le 42 Odi di Salomone, scritti poetici classificati tra gli apocrifi veterotestamentari, già assai curati sul piano dello stile. Nel IV secolo il siriaco raggiunse la forma definibile come "siriaco classico", espressa dalle opere poetiche e in prosa di Efrem di Nisibi e dal corpus di Afraate. In questa forma letteraria il siriaco resterà una lingua di uso vivo fino al XIII-XIV secolo, attestata da un vasto numero di opere letterarie e filosofiche di carattere per lo più religioso.

 

 



Le scritture

  1. Siriaco


Approfondimenti

  1. Bibliografia